Bye bye, triple A…

E cosi' Londra ha perso la tripla A. Il downgrading dell'agenzia di rating Moody's è certamente una notizia shock perchè era dal 1978 che il rating della Gran Bretagna non subiva tagli. Inoltre,  era uno dei tre grandi Paesi industrializzati rimasti con tutti i galloni intatti assieme a Germania e Canada. Vista con uno sguardo più pacato si tratta d'altra parte di una non- notizia, perchè ormai anche i sassi sapevano che l'economia britannica stava andando assai peggio di quanto apparisse o volesse far apparire. Il rating, peraltro, non si concentra sul pil o altre amenità macroeconomiche legate a indicatori di crescita, ma semplicemente sul debito. Questo pareva sotto controllo in virtù della politica rigorista del Governo Cameron ma il crescente indebolimento dell'economia del Paese ha cambiato lo scenario.

Bisogna peraltro ricordare che Londra ha dato lezioni di indebitamento a tutto il mondo, dato che ha accumulato uno dei peggiori debiti privati del pianeta, nascosto per anni sotto il tappeto di un virtuoso debito pubblico, esattamente l'opposto del nostro Paese. Il Governo Cameron, nella persona del cancelliere (ministro del Tesoro) George Osborne, ha condotto una politica di austerità lacrime e sangue che inizialmente ha funzionato tenendo a bada il rating ma con l'andare del tempo, come è capitato ad altri Paesi, l'austerità ha iniziato a incidere sulla crescita, giungendo al risultato opposto di non ridurre più se non a far ricrescere il debito a causa di una crescita anemica. Nell'ultimo trimestre del 2012 va ricordato per la cronaca che l'economia britannica ha messo a segno una terza marcia inidietro dall'inizio della crisi nel 2008, registrando un – 0,3%. Osborne ha fatto oggi  buon viso a cattivo gioco, ammetendo che il Paese ha un problema col debito, ma ha anche ribadito che proprio per questo motivo la sua ricetta non cambia. I laburisti, che della montagna di debiti su cui siede il Paese sono i massimi responsabili, hanno attaccato Osborne chiedendogli di adottare subito politiche meno rigoriste. Intanto, era ormai un paio di mesi che la sterlina aveva iniziato a scivolare pesantemente, dato che si rumoreggiava di un possibile taglio del rating. Peraltro questo era nell'aria, considerando che tutte e te le grandi agenzie (S&P e Fitch oltre alla già citata) avevano messo sotto osservazione il debito del Paese. 

Così da oggi la Gran Bretagna è ufficialmente nel club degli azzoppati. I francesi, che si misurano, a volte ossessivamente, sempre con i cugini d'Oltremanica ed erano rimasti infuriati dal loro recente downgrading, ora possono finalmente placarsi. Anche la Gran Bretagna è caduta dall'Olimpo. Un Olimpo ormai da tempo immeritato. Era ora.