La Chiesa Anglicana debole e divisa cerca il rilancio con Welby

Sara' l'effetto tonico di Papa Francesco, sarà il galoppante secolarismo che sostituisce l'idolatria delle celebrities alla vita dei santi e al trascendente, ma in questi giorni la Chiesa Anglicana pare aver trovato nuove energie. Se andranno a buon fine, ossia verso il rafforzamento della Chiesa o finiranno disperse ancora di più, solo il tempo potrà dire.

Il primo problema è che la Chiesa d'Inghilterra è sempre più snobbata dalla gente comune e annegata in un minestrone multireligioso "on demand" che ha ridimensionato al lumicino quella che è in fondo ancora la Chiesa di stato inglese. Lord Carey, ex arcivescovo di Canterbury, l'autorità religiosa più importante della Chiesa Anglicana, a questo proposito è stato chiaro. L'ex primate ha alzato la voce un paio di giorni fa, attaccando frontalmente il premier David Cameron, reo di secolarismo spinto, al punto, a suo dire, " da fare sentire i cristiani marginalizzati" in casa loro. Cameron ha risposto dicendo quanto tenga in alta considerazione la Chiesa e i suoi insegnamenti ma è un fatto che deve rendere conto a un elettorato ultra variegato.

Peraltro il problema della Chiesa Anglicana è stato quello di essersi adattata sempre più alle esigenze della società moderna con l'arrivo delle donne prete e il dibattito sull'apertura ai vescovi gay al punto di spaccarsi in due con una mela con la componente del Terzo Mondo, specie quella africana, che mantiene ferocemente la barra sulle tradizioni e contesta inglesi e americani. Oggi Justin Welby, nuovo primate e successore di Rowan Williams (a sua volta successore di Carey) ha riconosciuto le divisioni, dicendo che la priorità del suo mandto saranno il dialogo e la ricerca dell'unità. Welby ha insomma chiesto tempo e coprensione, affermando che anche i vescovi sono fallibili e ciò che conta è la buona volontà per muovere la Chiesa d'Inghilterra nella giusta direzione.

Welby, che prima di ordinarsi prete aveva in gioventù fatto il businessman lavorando nell'industria petrolifera, è visto come un uomo che ha l'esperienza mondana necessaria per tenere assieme una Chiesa sempre più turbata. La Chiesa Anglicana in questi anni ha perso fedeli e preti a favore della Chiesa cattolica proprio per avere strizzato troppo l'occhio al secolarismo. Ora la "concorrenza" di Papa Francesco con il suo mix di umiltà e tradizione rischia di aumentare ancora di più la pressione sulla chiesa anglicana. E Welby dovrà attingere a risorse ben altre che quelle del mondo petrolifero.