Welcome Sir Jonathan, l’anima del design di Apple

All'inizio di ogni anno la Regina elargisce onoreficenze a coloro che hanno fatto grande il Regno Unito. Come ogni anno la lista è ricca di personaggi del mondo del business, della musica della cultura e dello spettacolo. Quest'anno però l'attenzione del pubblico si è posata in particolare su un designer. Un fior di designer. Il suo nome è Jonathan Ive, da oggi Sir, ossia cavaliere. Il motivo dell'oreficienza è di avere contribuito a fare grande un'azienda, la Apple. Il 45enne Ives è alla Apple dal 1992, da quando ha 25 anni, ma ha visto le proprie fortune decollare dopo il 1995, data del ritorno di Steve Jobs alla società che aveva contribuito a fondare. Ive ha avuto il grande talento di saper coniugare in modo unico la forma alla funzione di oggetti come iPod e iPhone. Jobs lo ha definito "il mio compagno spirituale", secondo quanto emerge dal libro di Walter Isaacson sul genio californiano. Ive ha sempre avuto il pallino del design da quando aveva 14 anni.  Laureatosi in design industriale alla Università di Northumbria poco dopo fondò con tre amici una società dal nome esotico di Tangerine, una qualità di mandarino, che come per incanto trovò in un altro frutto, la Apple un cliente d'eccezione. Poi Ive andò a lavorare per la società americana, dove iniziò la sua fortuna. Si dice che il brillante designer, per quanto avesse un rapporto di lavoro piuttosto intimo col capo, non altrettanto aveva una relazione personale armoniosa, a causa della tendenza del boss di prendersi il credito di molte innovazioni sfornate dal team di disegnatori. Ma è anche un fatto incontestabile che senza la creatvità di Jobs e il suo amore per il dettaglio e il controllo del prodotto la Apple non sarebbe andata da nessuna parte. You need two to Tango come dicono gli inglesi: per ballare il Tango bisogna essere in due. Mai esecuzione fu più brillante di quella di Jonathan e Steve.  Un bel pensiero per iniziare l'anno