Il distretto, composto in grande parte da società di internet e software ricorda distretti simili in città come Boston o Tel Aviv. E' ben lontana dalla massa critica di Silicon Valley come pure non ha i tratti nobili del grande distretto di alta tecnologia sorto nei dintorni di Cambridge. La cosa più interessante però è che questo centro imprenditoriale brulicante di piccole e medie imprese è sorto dall'inizio degli anni '2000 in modo del tutto spontaneo senza sovvenzioni pubbliche, di grandi industrie né sotto laguida di faraoniche pianificazioni statali. Con un tono un po' boheme ma allo stesso tempo da scienziati pazzi, frequentata da giovani col pallino degli algoritmi e delle equazioni, l'area, che non è tanto lontana a Stratford, dove sorgerà il villaggio olimpico, ha iniziato ora ad attrarre le cure del premier David Cameron che, a corto di soldi, è alla ricerca disperata di iniziative di successo a costo zero che gli diano lustro. Prima di Cameron, peraltro, hanno messo gli occhi sull'area aziende che in materia sono ben più abili a fare valutazioni, come Cisco e Google. Cisco proprio in questi giorni si è impegnata a investire nell'area milioni di dollari. Forte della lingua inglese, a un passo dalla City ricca di talenti e di danari e affamata di tutto quanto a a che fare con la società dell'informazione, Silicon Roundabout sta iniziando dunque ad attrarre ingenti capitali da parte di chi è deciso a entrare in un business serio con solide basi. Le premesse paiono essere incoraggianti: cio chè in economia nasce sponstaneamente ha infatti buone ragioni per prosperare. Nessuno più degli interessati sa scommettere meglio sul proprio futuro…