Come è possibile che un pastore protestante lunatico a cui fa seguito una congregazione che potrebbe stare tutta intera dentro a una corriera rischi di appiccare fuoco al mondo in una sorta di grande crociata dei tempi moderni? Per la concatenazione degli eventi vi rimando a questo link della BBC: http://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-11266746 dove si spiega come un piccolo insignificante focolaio abbia rischiato di diventare un incendio devastante. Sul fondo la mia risposta è semplice: la vicenda del reverendo Terry Jones, "il bruciatore di Corani" che da inizio luglio tenta in mille modi di attrarre attenzione alla sua minaccia demenziale, è un caso perfetto di uso irresponsabile dei media. Chi ha iniziato a dare cittadinanza ai suoi proclami decerebrati, amplificandoli starnazzando come le oche del Campidoglio, oggi ha sulla coscienza più di una dozzina di morti causati dai disordini in Afghanistan oltre a incalcolabili danni materiali e un enorme spreco di risorse politiche e diplomatiche a causa della mobilitazione di Governi e istituzioni di mezzo mondo. Se non fosse tristemente seria, la vicenda potrebbe vincere il premio per lo scherzo più di cattivo gusto tirato quest'anno dai media.
Tutto ruota intorno a un semplice concetto: da circa 300 anni in Occidente gli affari di Stato sono divisi da quelli della Chiesa e il potere è diviso tra legislativo, esecutivo e giudiziario. Il nostro è uno Stato secolare, laico e tollerante che permette a tutti libertà di culto, opinione ed espressione. Comprese le idee del reverendo Jones, che non può essere arrestato per le sue minacce o eventuali azioni irresponsabili (aveva già già bruciato peraltro un Corano con un mini-falò). Dall'altra parte abbiamo il mondo islamico che, per quanto politicamente emancipato in diversi gradi, continua a confondere Stato e Religione come è capitato a noi per secoli prima dell'arrivo dell'epoca dei Lumi. Se il pastore-reverendo fosse riuscito a dare seguito al suo intento, ormai coperto istericamente da tutti i canali Tv 24 ore su 24, le masse diseredate e analfabete dei Paesi islamici, che non hanno studiato Montesquieu, avrebbero dedotto che egli agiva col pieno assenso dei Governi e dell'opinione pubblica cristiana americana e occidentale confermandosi nell'idea di un complotto di crociati infedeli che vogliono mettere le mani sulle risorse dei Paesi Islamici e piegarli al loro dominio. Facendo il gioco degli estremisti di Al Quaeda, che predicano da tempo questa versione. I media che hanno scientemente gonfiato la vicenda passandosi la palla uno con l'altro fino a che è giunta sulle grandi reti televisive hanno una responsabilità enorme. Sono stato giornalista per 35 anni e so quale è la risposta: "non si poteva non dare la notizia". Ma questa volta non ci sto: la notizia non si doveva prima di tutto tirare fuori andando a cercare la storia di un mezzo matto che già aveva avuto dei pessimi trascorsi in Germania dove aveva vissuto con la famiglia. La vicenda che ha rischiato di mettere in pericolo la missione occidentale in Afghanistan , i rapporti tra Paesi Nato oltre a scatenare il putiferio nel mondo islamico è una brutta pagina di giornalismo irresponsabile che nasce e cresce solo perchè rimbomba e fa eco ed è alimentato da oche.