Una casa sempre meno dolce per inglesi e americani

Dopo una galoppata durata quasi un anno, negli ultimi due mesi i prezzi delle case in Gran Bretagna hanno subito una brusca battuta d'arresto. Quanto agli americani, oggi hanno dovuto fare i conti con la notizia shock che le vendite di immobil hanno subito il peggiore declino da 15 anni questa parte, crollando in luglio del 27% rispetto al mese precedente. Le pessime notizie giungono assieme a una raffica di dati negativi che stanno spingendo vari economisti a paventare un nuovo tuffo (il famigerato "double dip") in zona recessione da parte delle due grandi economie anglosassoni. La notizia e' ancora più deprimente se si considera che nei due Paesi da quasi due anni vigono politiche monetarie ultra- espansive che non paiono sortire gli effetti voluti. Più che di cure ricostituenti inglesi e americani paiono avere bisogno di restare in rianimazione a tempo indeterminato. Insomma, per quanto le autorità siano riuscite a smussare gli angoli più acuti di questa crisi evitando code di disoccupati e forti tensioni sociali, la tenacia con cui la malattia recessiva continua a manifestarsi prova quanto sia grave. Considerando d'altra parte che i cosiddetti Paesi emergenti stanno dando da par loro vistosi segnali di affaticamento


Personalmete credo che siamo a un importante punto di svolta: il cosiddetto "acid test" il test della cartina al tornasole. Se in Gran Bretagna il declino immobiliare proseguirà vorrà dire che la regola dei prezzi immobiliari sarà dettata piuttosto dall'andamento dei mesi futuri che dall'anomalia dei mesi passati. La ripresa dei prezzi delle case inglesi della seconda metà 2009 prima metà 2010 sarebbe stata infatti drogata dalla bassa sterlina, che ha attratto molti europei a Londra dove gli affitti remunerano il capitale ancora profumatamente rispetto agli interessi quasi zero vigenti ovunque. Ciò va unito al desiderio di molti genitori britannici di comprare per la prima volta la prima casa ai figlioli con un capitale che altrimenti in banca non avrebbe reso nulla. Un fatto nuovo e curioso, quest'ultimo, dato che gli inglesi si son sempre vantati di spingere i propri rampolli ad arrangiarsi nella vita, dando loro il minimo necessario per garantirsi una decente partenza. Questi due fattori vengono ora a mancare e malgrado Londra sia un posto speciale dato che vi si danno convegno tutti i maggiori investitori mondiali, ciò vale assai meno per la profonda America che gli investimenti se li alimenta in casa con i soldi de propri connazionali. Infine ricordiamo che i prezzi delle case sono l'ultimo baluardo del capitale di rendita, dopodiché  l'unico rimedio possibile per campare è trovarsi un lavoro di qualsiasi tipo esso sia accettando un minore livello di remunerazione o lavoretti part time. Il che, in tempi di crisi, equivale a un impoverimento del livello generale di un Paese.