La manovra raddoppierà il debito pubblico a oltre 1000 miliardi di sterline da qui al 2013-4 portandolo dal 40% al 57% del pil. E aumenterà il fabbisogno portando il deficit a 78 miliardi di sterline quest’anno rispetto ai 43 miliardi precedentemente previsti e a 118 miliardi il prossimo, pari all’8% del pil, una proporzione che non si vedeva dai tempi dei Governi di Harold Wilson. Il pareggio dei conti viene rinviato al 2015-6. < In tempi straordinari ci vogliono misure straordinarie > ha detto Darling. L’idea è quella di mettere in tasca agli inglesi dei soldi per sostenere la domanda. Ma il conto futuro rischia di essere salatissimo. Inoltre Darling ha emesso le proprie previsioni prevedendo una recessione di circa l’1% il prossimo anno e una ripresa successiva. Se le cose andranno peggio la montagna di debiti diverrà incontrollabile. Riuscirà Darling nella propria impresa? La scommessa a dire poco è ardita. E’ un fatto che il Governo è tornato ai vecchi amori di sinistra. Forse non aveva altre scelte. Ciò che è certo e in cui i conservatori hanno ragione è che il Governo Brown è arrivato all’appuntamento con la recessione con i conti in disordine di più di ogni altro Paese europeo, permettendo al debito privato di lievitare e cercando ora di tamponarlo con quello pubblico. Un po’ come pagare i conti di una carta di credito usandone un’altra.