Una vittoria travolgente alle amministrative e il trofeo di sindaco di Londra andato a Boris Johnson. E poi la vittoria schiacciante giovedì con il 49% dei consensi alle supplettive per il collegio di Crewe & Nantwich, tenuto per decenni dai laburisti. Il tutto sulle ali di consensi bulgari tra il 45 e il 48% a fronte di un miserrimo 25-30% del partito di Gordon Brown. I conservatori, anzi i "tory" come li chiamano gli inglesi, sono tornati. E ciò specialmente per merito del loro leader David Cameron, che ha saputo posizionarsi al centro e fare dimenticare agli inglesi l’amaro retrogusto del nasty party, il partito "malvagio" e brutale che ai tempi della Thatcher aveva raddrizzato il Paese al prezzo di profonde divisioni sociali. Giovani, aitanti, rilassati, di buona famiglia i nuovi "tory" sono accattivanti e concilianti, dei veri amiconi. La strategia sta iniziando a funzionare.
Cameron ne ha fatta di strada, da quando debuttò da giovane come assistente di Norman Lamont, lo sfortunato Cancelliere dello scacchiere del governo Major che fu costretto con ignominia a fare uscire la sterlina dallo Sme. Poi aveva lavorato nelle pubbliche relazioni e Brown lo ha sempre bollato come un peso piuma, tutto immagine e poca sostanza che scimmiottava in buona parte il programma del labour col solo obiettivo di prendere il potere senza cambiare politica. Da quando le cose per Brown si sono messe male Cameron, che è un abile parlatore, si è preso una gran rivincita. Da bravo pragmatico inglese dopo avere detto per un paio d’anni che avrebbe mantenuto i livelli di spesa dei laburisti e tagliato le tasse solo quando possibile, Cameron ora ha cambiato rotta iniziando ad accusare Brown di spesa forsennata e tassazione eccessiva. E l’elettorato che per anni temeva di tornare ai tempi dei tagli selvaggi della Thatcher inizia ad abboccare. I sondaggi lo confermano. La vittoria di Crewe (nella foto il candidato Edward Timpson) ha permesso peraltro ai conservatori di sfondare in un feudo laburista da oltre un ventennio, provando che l’effetto simpatia unito all disaffezione per Gordon Brown stanno divendtndo una strategia che può essere estesa a tutto il Paese. Il vascello dei tory è tornato ad avere il vento in poppa. E se le cose continueranno così traghetterà il partito alla vittoria alle prossime elezioni previste per il 2010.
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