Una nevicata come un bombardamento

Finalmente gli effetti della "grande nevicata" su Londra si sono esauriti oggi con un bell'acquazzone che ha sciolto il ghiaccio residuo. Per due giorni, il 2 e il 3 febbraio, 30cm di neve hanno virtualmente paralizzato la capitale con gran parte delle linee ferroviarie, del metro e delle scuole chiuse. Maniaci della quantiìficazione e della statistica, gli inglesi hanno iniziato a fare due conti sui "danni" di quella che è stata la più grande caduta di neve da 18 anni.  Una jattura, secondo alcuni, che si è sommata alla recessione in corso.

Il danno non è però così grave come immaginano i pessimisti. Sul medio termine infatti l'impatto sarà ininfluente sul pil del Paese. A ricordarlo è il Cebr, un think tank della City secondo cui a breve esiste un vero danno, ma dopo pochi mesi questo viene pienamente riassorbito. Il Cebr rileva come l'assenza dal lavoro della gente porta a un crollo di produttività. L'esempio che viene fatto è che l'assenza del 20% del personale dal posto di lavoro al prezzo di 4,5 miliardi di sterline al giorno di Pil mancato su scala nazionale significa una mancata produzione per 800 milioni al giorno. A cui si aggiungono i danni alle strutture, gli incidenti causati dalle condizioni avverse e via elencando. Il Cebr rileva però che la battuta d'arresto viene presto superata, non solo in recupero di produttività ma di attività che, durante il maltempo, accelerano o crescono, come i consumi di gasolioe un più forte impegno delle attività di soccorso e di riparazione. Le assicurazioni, che pagano le polizze, si rifaranno aumentando i premi. C'è però un settore colpito senza possibilità di recupero, secondo il Cebr: è il mondo del business, è ciò in particolare in un periodo di recessione. Il cash-flow ne ristente e se l'esercizio si trova costretto a restare chiuso o senza clienti si trova sotto il doppio schiaffo dei mancati profitti e di una crisi di liquidità. Risultato, secondo il Cebr, la fine prematura di 2-3mila imprese pericolanti, prevista entro il primo trimestre dell'anno. Ci mancava, insomma, anche la neve, che ha avuto l'effetto su Londra di un bombardamento aereo..