La recessione non pare avere scalfito neppure da lontano il dinamismo e l'energia atomica della capitale britannica. Lo confermano le ultime statistiche, secondo cui Londra, negli ultimi 10 anni, ha aumentato la popolazione a 8,17 milioni di abitanti, con un progresso di 850 mila rispetto al censimento del 2001, pari a quasi l'intera popolazione di Torino. La crescita e' stata pari al 12%, un vero record per una città europea, considerando la grave crisi che sta attraversando il Vecchio Continente. La grande novita', che emerge dalle prime anticipazioni del censimento del marzo 2011, sta nel fatto che la capitale ha registrato il tasso decennale di crescita più rapido dal 1801, da quando venne reso noto il primo vero censimento, da cui emerse che, con 959mila abitanti, Londra era diventata di gran lunga la più popolosa città del mondo. Da allora la capitale innescò un boom inarrestabile, che la portò a 7 milioni di abitanti nel giro di un secolo per poi essere detronizzata da New York negli anni '20 sul filo dei 7,5 milioni.
Il boom di Londra del XX secolo, per quanto alimentato anche da immigrazione dall'estero, è stato in massima parte sostenuto dalla migrazione dalle campagne della popolazione inglese, risucchiata dalla rutilante rivoluzione industriale di cui Londra è stata l'epicentro del mondo. Un flusso che ha spinto la popolazione della capitale fino al record di 8,6 milioni nel 1939. Da allora Londra però ha continuato a spopolarsi a causa delle ferite della Seconda Guerra e della crsisi economica degli anni '70. Fino a toccare un minimo di 6,8 milioni di anime nel 1981. Da allora, sulle ali del boom dell'immigrazione internazionale, la città è rifiorita, aumentando la popolazione di 1,3 milioni, quanto gli abitanti di Milano. In trent'anni Londra ha aggiunto insomma una Milano…A conferma del trend, riflesso dalle statistiche dell'ultimo decennio, che l'immigrazione ha avuto un ruolo chiave nel rilancio della capitale, dato che gli stranieri hanno pesato per il 55% dell'incremento degli abitanti.
Londra resta peraltro una città dal cuore giovane, dato che dal 2001 a oggi si sono aggiunti 113mila bambini tra i cinque e dieci anni di età. Un dato che richiama tristemente al confronto con le città italiane, popolate di vecchi se non semplicemente in via di spopolamento. A Londra, ormai, un abitante su 3 è nato all'estero rispetto al 18% di Parigi o all'8% del resto della Gran Bretagna. Una Gran Bretagna che, a propria volta, cresce sensibilmente: nel decennio, il tasso è stato del 7%, pari a 3,7 milioni di abitanti in più, per un totale di 63 milioni. Quello che è incredibile è il trend: se si continuasse di questo passo la popolazione britannica salirebbe a 73 milioni nel 2035, superando la declinante Germania, per poi toccare i 90 milioni nel 2085. Forse siamo nella fanta-demografia. Ma è un fatto che Londra si è dimostrata, malgrado la crisi finanziaria, ancora il posto più dinamico dell'Europa Occidentale. Immigrati e giovani portano l'energia e la gioia di vivere indispensabile per fare girare il potente motore della capitale. Con buona pace di tutte le campagne e le misure contro l'immigrazione che sono state prese. Mai come in questi anni di caos e dinamismo Londra ricorda l'antenata vittoriana…