Quando il sole non tramonta sulle case del centro di Londra

Siamo in piena crisi economica, eppure vista dal centro di Londra la situazione non è mai apparsa tanto rosea. Sia i prezzi d'acquisto sia quelli d'affitto delle case sono giunti alle stelle e, secondo le previsioni dell'agenzia immobiliare Knight Frank, sono ancora destinati a salire. Dopo una caduta a cavallo tra il 2008 e il 2009 i prezzi delle case del centro della capitale (grosso modo l'area entro la zona 1 della Circle Line della metropolitana, a cui bisogna però aggiungere parti della zona 2 e altri quartieri esterni ma chic come Hampstead, Richmond e alcune zone dell'East End) sono andati crescendo in verticale. Al punto che hanno superato il picco storico raggiunto nel marzo del 2008 prima dello scoppio della bolla finanziaria. Rispetto al marzo del 2009 il balzo è del 36%. Ciò che colpisce è l'accelerazione dell'ultimo anno: da agosto del 2010 a questo agosto che si sta concludendo l'aumento è stato del 10,5%. Stesso scenario per i prezzi degli affitti, che hanno registrato un aumento del 26,3% dal giugno del 2009. Che sta succedendo?


Prima di tutto dobbiamo rilevare che parliamo del centro della capitale, vale a dire una zona ristretta che contiene circa 1/4 della popolazione. In secondo luogo a guardare bene il cerchio magico è preso d'assalto da anni dagli stranieri, che si trovano a loro agio nella capitale più cosmopolita d'Europa e, in un momento in cui la sfiducia è al massimo sui bond e le azioni cercano di investire in beni rifugio. Secondo Knight Frank, infatti, sul fronte degli affitti, su 10 persone che stipulano un contratto, 6 sono stranieri, con la componente più dinamica rappresentata da europei e clienti dell'area Asia-Pacifico. Gli europei, peraltro, hanno ancora interesse ad acquistare dato che, in virtù della svalutazione della sterlina, i prezzi, espressi in euro, registrano ancora uno sconto del 10% ris[etto al picco del 2008. Chi compra in dollari sarebbe peraltroancora più incentivato, dato che il fattore cambio rivela uno sconto del 18%. L'agenzia prevede sul fronte degli affitti una prosecuzione del trend per almeno un paio d'anni dato che storicamente sono ancora più bassi in termini reali rispetto a dieci anni fa. E i prezzi delle case? L'agenzia dice che dovrebbero continuare a salire fino a fine anno: i tassi d'interesse allo 0,5% aiutano sul fronte dei mutui. I timori creati dai recenti disordini causati dall'ondata di teppismo anche nelle vie del centro dovrebbero inoltre rientrare. Ma, aggiungiamo noi, in piena crisi economica, con il rischio di un secondo tuffo al ribasso (double dip) questo boom e' sostenibile? E' una domanda che la gente continua a farsi da anni per essere regolarmente smentita, almeno dal centro di Londra. In altre zone della capitale, oltre che del Paese, la crisi ha però colpito anche il mattone che ha segnato sensibili ribassi. Quanto durerà ancora il miracolo immobiliare di quest'oasi felice? 

  • Enrico |

    Questa impennata dei prezzi nel centro di Londra è quasi completamente dovuta agli acquisti di stranieri – gli inglesi sono pressoché gli unici a vendere per comprarsi case in campagna, il loro sogno – la casetta col pratino, le pecorelle e il piccolo “pond” – è adesso abordabile con prezzi inferiori del 30/35% dai massimi (fuori Londra tutto è crollato a dovere).
    Chi compra a Londra? Nuovi ricchi russi, cinesi, indiani e di tanti altri paesi dei mercati emergenti oltre ai soliti arabi – ma anche fiumi di evasori italiani, francesi, greci, spagnoli e altri europei che scappano prima che li colpisca il fisco. La crisi ha accelerato questa fuga e le case del centro di Londra si stanno comportando un po’ come l’oro – malgrado la loro qualità scadente e i prezzi ormai ridicoli.
    Il punto importante è che le case sono comprate per parcheggiare denaro a lungo termine, non per guadagnare soldi sull’apprezzamento del loro valore o per metterle a rendita affittandole. Questo ha 2 conseguenze:
    – visto che queste case non sono comprate per essere rivendute ma per essere quasi “dimenticate” (diciamo un po’ come i quadri di Tanzi) l’offerta si riduce continuamente e questo accelera la lievitazione dei prezzi.
    – non essendo comprate per essere gestite anche il mercato degli affitti ne risente per la minore offerta e anche qui i prezzi salgono (ognuno di noi a Londra sa di qualche appartamento vuoto in centro…che i proprietari non intendono minimamente affittare!)

  • Margherita |

    Speriamo non duri troppo…

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