La decisione di Mark Thompson, direttore generale della BBC, di permettere a Nick Griffin (nella foto) di partecipare a Question Time, il programma politico di maggiore successo in Gran Bretagna, ha scatenato il putiferio. Griffin è infatti il leader del Bnp (British National Front), partito di estrema destra dichiaratamente razzista che promuove la purezza della razza britannica, vuole severe limitazioni agli stranieri ed è dichiaratamente islamofobico. Finora il Paese della tolleranza per definizione e culla della democrazia moderna aveva tenuto Griffin ai margini della società. Thomson però ha deciso di aprire la porta a Griffin con la giustificazione che un partito che raccoglie 900mila voti e ha due deputati al Parlamento europeo non può essere tenuto in anticamera indefinitamente, bensì deve essere in grado di esprimere le proprie opinioni pubblicamente e, semmai, affrontato sulla pubblica piazza.
La decisione di Thomson, fine intellettuale cattolico con studi dai gesuiti, ha creato un mare di polemiche e un'ondata di indignazione, tanto che un paio di migliaia di manifestanti si sono radunati davanti agli studi della BBC di White City per bloccare l'accesso a Griffin, obbligando la polizia a intervenire. Thomson ha motivato la propria decisione, spiegando che non sta alla BBC censurare le persone, ma, semmai, al Governo e che, per quanto lo riguarda, il BNP non è un'organizzazione messa al bando come è stata l'Ira. Compatto, il cda della BBC, che difende sempre i propri dirigenti, gli ha dato ragione. Il programma ha avuto dunque luce verde. Abilmente, peraltro, la "vecchia zia" come gli inglesi chiamano la loro Tv di Stato, aveva teso una trappola a Griffin, che è stato messo sulla graticola dagli altri invitati in rappresentanza di partiti, Governo, istituzioni oltre a intellettuali. Tutti, coadiuvati da un pubblico ostile, sono saltati alla giugulare del leader BNP. Questo è apparso come un personaggio ignorante e inarticolato, con teorie etniche strampalate buone un secolo fa e paladino di un nazionalismo patetico. Su un punto ha pero' raccolto consensi: laddove ha battuto il chiodo sull'eccesso di immigrazione nel Paese e la messa in minoranza della classe lavoratrice bianca in aree ormai sempre più preda di asiatici e musulmani. Se è vero che la rozzezza di Griffin è stata esposta e la messa alla berlina davanti al grande pubblico dovrebbe convincere moltissimi a considerarlo una macchietta, è anche vero che l'eccesso di aggressività nei suoi confronti, gli ha creato simpatie. Tollerato e invitato al programma Tv per poi essere e intollerato e sbranato da ospite. Il pendolo è oscillato da un punto all'altro. Da un sondaggio condotto dopo il programma è emerso che molti hanno lamentato il trattamento da "fossa dei leoni" a lui riservato e oltre il 20% ha espresso la potenziale intenzione di votarlo alle prossime elezioni. Morale: era meglio lasciare Griffin nella bara come il conte Dracula o evocarlo per annientarlo come probabilmente ha pensato Thomson che tentava di cogliere due piccioni con una fava mostrando le credenziali tolleranti e democratiche della BBC esponendo pubblicamente la rozzezza di Griffin? L'esperimento ha funzionato a metà. Come era forse immaginabile. Ma alla fine, personalmente, considerando il bestiario politico nazionale di cui disponiamo noi in Italia, dare voce al BNP è stata a mio avviso la scelta giusta. Le idee si esprimono e si dibattono e quelle violente e odiose si espongono e combattono in pubblico. Anche questa è democrazia e sorprende che la culla della democrazia abbia tenuto fuori dalla porta il BNP per così tanti anni. La libera concorrenza vale in tutti i sensi e a tutti i livelli. Dall'economia, al commercio al mercato delle idee.