Ci sono sempre più segnali che i prezzi delle case iniziano a cedere visibilmente anche nel centro della capitale. Secondo uno studio dell’agenzia Savills, il calo totale dall’inizio dell’anno per gli immobili nella zona "prime residential" è stato del 12,1%. Motivo: la crisi della City sta iniziando a mordere fortemente.
I segnali che vengono dal mondo dell’immobiliare non sono per nulla confortanti: le erogazioni di mutui in agosto non sono mai state così basse, con nuovi prestiti per 142 milioni di sterline, pari a solo il 2% di quanto prestato nello stesso mese del 2007. Il mondo del credito è completamente paralizzato. Quanto ai dati di Savills, nel solo terzo trimestre dell’anno in corso il calo è stato del 3,7%. Secondo l’agenzia, località come Knightsbridge, Mayfair, Chelsea e Belgravia, che avrebbero perso "solo" il 7,1% da inizio anno sono più resistenti di Kensington dove vi è una più alta percentuale di banchieri. In generale Savills prevede per l’intero anno un calo medio nelle zone centrali del 15%, con le aree ad alta densità di operatori della City tra le più colpite. Su questo fronte le cose si stanno peraltro mettendo assai male: le previsioni di perdite di posti di lavoro per fine anno sono alte: secondo la Cbi, la Confindustria britannica, tra luglio e settembre il settore dei servizi finanziari perderà 12mila posti in aggiunta agli 8mila del trimestre precedente, con il rischio che la cifra aumenti di altre 50 mila entro 12 mesi, portando il totale dei senza lavoro al 7% degli occupati del settore (1 milione). Secondo vari studi la City potrebbe perdere in questa crisi tra 30 e 50mila posti di lavoro su un totale di 350mila occupati. Incidendo su immobili e consumi di beni di lusso in modo rilevante. La festa è finita.