Stanato dai media stranieri, il principe Harry, terzo in linea di successione al trono del Regno Unito, è dovuto rientrare di fretta dall’Afghanistan dove da 10 settimane combatteva nella rovente provincia di Helmand. Era diventato un bersaglio troppo esposto. A Londra infuria la polemica dopo che è emerso che gli aggressivissimi media inglesi avevano accettato di sottoporsi a una congiura del silenzio dettata dalla Ragion di Stato per proteggere la sicurezza del Principe. Unico a lamentarsi pubblicamente, l’anchorman di Channel 4, Jon Snow, che ha elogiato il blog americano (Drudge) che ha dato la notizia, divulgando il segreto di Pulcinella. Snow è stato sepolto dagli insulti di numerosi telespettatori che gli hanno dato del traditore. La questione è delicata. Si tratta dell’equilibrio da tenere tra diritto all’informazione e sicurezza nazionale. E’ un fatto comunque che il giovane e coraggioso Harry, che ha condiviso una vita durissima in prima linea con i commilitoni, ha reso gli inglesi ancora una volta orgogliosi della loro Monarchia in un momento di disaffezione per la politica.
Non è la prima volta che capita in tempi recenti. Il principe Andrea aveva combattuto alle Falkland negli anni ’80. Tutti hanno un tenero ricordo della Regina madre Mary quando, durante la Seconda Guerra, camminava tra le macerie dei quartieri bombardati nel povero East end di Londra infondendo coraggio alla popolazione. Un gesto che è stato ricambiato con eterna riconoscenza. D’altronde, va ricordato, la Regina è il capo supremo delle forze armate ed è la sola, su indicazione del Parlamento, che ha il potere di dichiarare guerra. Naturale che alcuni membri della famiglia si comportino da guerrieri come i loro avi. Lo stesso William si appresta a servire in Marina, dove passerà un periodo su una nave da guerra in zona operativa. La tradizione prosegue. Harry peraltro è più scapestrato rispetto al fratello William, che è secondo in linea di successione. E’ un gaudente e spesso la stampa rosa lo ha ripreso all’uscita dei locali notturni di Chelsea dopo notti di gozzoviglie con gli amici. Anni fa fece scandalo quando si presentò a una festa in maschera vestito da nazista. Era giovane e aveva preso la cosa alla leggera e dovette profondersi in mille scuse davanti all’opinione pubblica. Gaudente, il nostro Harry, ma non decadente. Quali che siano le polemiche che imperversano nel mondo dell’informazione, un fatto è certo: Harry è coraggioso e ha reso orgogliosa la nazione della propria monarchia. Forse anche un poco temerario, dato che ora che ritorna a casa sarà il primo bersaglio simbolico del terrorismo islamico, per avere combattuto armi in pugno sparando sui Talebani. Una bella differenza rispetto ai figli di altri monarchi europei che a loro volta frequentano i night club, i buoni ristoranti e i balli della Croce rossa. E le guerre le vedono in Tv.