E’ ufficiale: l’era del credito facile è finita < e non tornerà mai più >. La lapidaria profezia viene nientemeno che dall’amministratore delegato della Fsa, il guardiano dei mercati finanziari britannici, Hector Sants. Secondo Sants le banche dovranno tornare a tenersi i rischi nei bilanci come ai vecchi tempi e scordarsi di confezionarli e rivenderli sul mercato.Risultato meno prestiti alla clientela e tassi più alti.
Addio mutui fino al 125% del valore di una casa e addio mutui al 100%. Gli inglesi dovranno dichiararsi molto fortunati se li otterranno al 90%. Grandi banche di credito ipotecario come Halifax hanno detto che i prestiti verranno erogati d’ora in poi < con cautela >. Sants ha invitato i top manager degli istituti di credito inglesi a operare con grande cautela e con "equità" nel confronto di una clientela che si appresta ad affrontare un periodo difficile. E il periodo è difficile, anzi difficilissimo, < la peggiore crisi di liquidità dal dopoguerra > a sentire la vice-governatrice della Banca d’Inghilterra, Rachel Lomax. Peraltro i fondi di private equity a consesso a Monaco di Baviera hanno detto che non si attendono più crediti dalle banche e dovranno d’ora in poi andare a bussare alla porte di fondi pensione e fondi sovrani per finanziare le loro operazioni che saranno inevitabilmente ridimensionate. Infine, nessuno sa quale realmente sia l’esposizione delle banche ai crediti di bassa qualità. E’ un momento duro. Nella City, che negli ultimi 20 anni ha costruito la propria fortuna sulla finanza col turbo tutti stanno col fiato sospeso. Finora le banche che hanno reso noto i risultati (Barclays, Lloyds Tsb, Standard Chartered, Alliance & Leicester e Hbos-Halifax) sono andate relativamente molto meglio rispetto alle consorelle europee e americane. Il che ha sorpreso un po’ tutti considerando la generosità con cui hanno erogato ogni sorta di credito a inglesi sempre più indebitati. Ma nessuno ha ancora un’idea chiara di quali saranno i prossimi sviluppi. Per questo come ha detto il Ceo di Lloyds Tsb, Eric Daniels < le cose non si assesteranno in un futuro prossimo. E con ciò intendo non nei prossimi giorni o nelle prossime settimane ma per qualche trimestre >. Insomma almeno per un paio d’anni la crisi del credito continuerà a mordere.