I giornali locali in crisi nera

Se la free press gode di buona salute altrettanto non si può dire dei giornali locali. A Londra Metro e London Lite continuano ad andare a gonfie vele ma The Evening Standard, giornale della sera a pagamento della capitale è passato di mano dal gruppo Daily Mail (che pubblica anche Metro) all'oligarca russo Alexander Lebedev nella speranza di un rilancio. Ma in giro per il Paese non tutti hanno la stessa fortuna di incontrare un principe azzurro che li tragga d'impaccio.

La situazione dei giornali locali è drammatica e, probabilmente martedì, gli editori delle testate interessate chiederanno all'Office of Fair Trade, che si occupa di anti-trust, di allentare le regole sulle fusioni per permettere matrimoni di convenienza. I giornali locali si trovano in una crisi ancora più acuta di quella vissuta dai cugini nazionali per il calo della pubblicità cartacea, che sta riducendosi a causa della crisi e, inoltre, migra su internet. Secondo anticipazioni di The Observer, varie banche d'affari stanno aiutando i grandi gruppi editoriali con forti interessi in testate locali ad approntare piani di scambio di testate o fusioni tra le attività regionali. Gli interessati sono i gruppi Trinity Mirror e Johnston Press per citare i più importanti. Questi controllano rispettivamente giornali in crisi come Birmingham Post e Birmingham Mail  nel primo caso e Scotsman e Yorkshire Post nel secondo.  La legge impedisce a un gruppo editoriale di avere una quota di mercato superiore al 25% nella pubblicità di una specifica regione. Ma i media sono in vera e propria emergenza e c'è da scommettere che a una situazione eccezionale corrisponderanno misure eccezionali.