Quale è il centro di Londra? La domanda impelle, in vista della consueta invasione di italiani per le vacanze di S Ambrogio e dell'Immacolata che cercano l'alberghetto non lontano dal centro. E' la City, e' Covent Garden, è Wesminster o è Chelsea-South Kensington? La risposta esatta non è certo l'ultima, malgrado gli italiani vi fiocchino da anni convinti di andare nell'equivalente di via del Corso a Roma o piazza San Babila a Milano. Una frequentazione che ha avuto una recente accelerazione con l'assalto al mattone londinese da parte di molti nostri connazionali, complice la sterlina rasoterra. La risposta giusta è tutti e tre i primi quartieri. L'abbaglio del centro virtuale non è peraltro solo italiano, considerando che gli europei continentali, avvezzi alle loro città a pianta medievale con la cattedrale e la piazza del mercato ficcate nel bel mezzo cercano sempre il centro come i marinai puntano il nord.
In Europa, attorno al Duomo cittadino, si irradia a cerchi concentrici un'aura di prestigio, con i più ricchi e privilegiati, spesso esponenti di vecchie famiglie che vivono ancora nei loro palazzi vicini alla cattedrale e i parvenu e i meno fortunati via via nelle cerchie più esterne. Milano è un ottimo esempio di questi gironi danteschi, ma lo schema è ripetibile infinite volte nelle città europee. Londra sfugge a queste classificazioni, e ciò malgrado gli snob cerchino di costruire un centro virtuale per prestigio sociale. E' soprattutto per questo motivo che Londra emana un senso di libertà. Come Roma, Londra è infatti una città policentrica, cresciuta smisuratamente per estensione perchè al cuore di un grande impero. Londra, per cominciare, nasce con una vocazione cosmopolita. E' piantata eccentricamente in fondo e a est dell'isola britannica perchè ai fondatori romani conveniva risalire il Tamigi e in quel punto stabilirsi per smistare uomini e merci e controllare la parte più popolata dell'isola ma allo stesso tempo essere pronti ad alzare le tende se le cose si fossero messe male. Dall'avamposto tra Cornhill e Ludgate Hill, cintato da un muro che conteneva un miglio quadrato da cui sbucava un ponticello (London Bridge) che collegava con la riva sud del fiume, è nata la City, che per 12 secoli è stata la città di Londra. Dacaduta dopo l'invasione romana e ridotta al lumicino, la popolazione della City vide nascere per alcuni secoli dell'alto medioevo un centro prospicente, attorno a Covent Garden dove i re Sassoni avevano costituito il loro quartier generale. Con l'invasione dei Normanni nel 1066 i re francesi, che non si fidavano dei locali, decisero di stabilire la reggia a Westminster a 2km dalla City e costruire la Torre di Londra con lo scopo principale di controllare i londinesi e solo in seconda battuta di difenderli da eventuali invasori. Londra attorno al XVI secolo, ai tempi dei Tudor, inizia a tracimare dalle mura della City fino a saldarsi con Westminster. E' in quell'epoca che nascono i quartieri di St James seguito poi a nord a Mayfair e Belgravia oltre a Covent Garden, reinventato dal grande architetto Inigo Jones nel 1640. Chelsea inizia a svilupparsi solo attorno al tardo XVII secolo assieme a quartieri come la parte a Nord di Oxford Street, un secolo dopo lo spostamento del palazzo reale da Westminster a St James. Il più bel monumento di Chelsea, opera del grande architetto Christopher Wren, è il Royal Hospital, creato nel 1681/91 . Nello stesso periodo si sviluppa tutta la zona di South Kensington. Gran parte della terra di Chelsea e South Kensington come vedete dal blog precedente è proprietà dell'ineffabile famiglia Cadogan. Il centro insomma si sposta seguendo la migrazione dei palazzi reali da Westminster a St James a Buckingham Palace, dai Tudor fino agli Hanover-Windsor. Con il XIX secolo e il boom dell'impero Londra passa in cent'anni da 1 a 7 milioni di abitanti, inglobando tutti i villaggi circostanti come Clerkenwell, Hampstead, Highate, Camden, Notting Hill e Islington per citare i più noti.
Oggi, per chi volesse comprare casa a Londra e volesse stare in centro, bisogna ricordargli che con la rinascita della City e dintorni (Farringdon, South Bank, Clerkenwell) le zone residenziali centrali propriamente dette sono, oltre ai dintorni della City, Mayfair, St James, Westminster, Camden oltre a Kensington and Chelsea. Ma se uno badasse ai prezzi e alla bellezza di certe costruzioni e paesaggi allora la zona con valori che vanno dai 15,000 ai 30,000 euro al metro quadro si allarga a Hampstead, Highate, Camden, Kentish Town, Finchley, Islington, Fulham, Parsons Green, Notting Hill, Primrose Hill, Maida Vale, Richmond e Twickenham. Tutte zone altrettanto belle che annoverano tra gli abitanti famosi attori, banchieri e uomini di cultura. Il bello di Londra infatti è che non ci sono posti in cui si deve stare per essere importanti. In una città in cui la popolazione è altamente mobile da un quartiere all'altro, a seconda delle mode e delle fasi della vita, ciò che fa un quartiere è l'anima che gli viene data dai residenti. Per italiani, spagnoli e francesi che cercano tenacemente di ricreare le gerarchie del centro di casa loro o gli oligarchi parvenu russi che devono darsi rapidamente un'identità di prestigio, in questi anni Chelsea,ricca di negozi, è divenuta il porto d'approdo tanto da essere derisa dai londinesi con nomignoli tipo Chelsiena, Chelski o altro. King's Road, che originariamente era costituita da casette abitate dalle classi medie e negli anni '70 era diventata simbolo della vita alternativa e degli artisti, sta diventando sempre più una show room pastorizzata per i ricchi di tutto il mondo. Sloane Street fa sempre più una concorrenza spietata a Bond Street per lusso e raffinatezza dei negozi di moda. Il che in sè non è un male. Tutt'altro: il quartiere è elegante e pieno di vita. Ma per gli italiani che giungono con l'obiettivo di stabilirsi in centro sia temporaneamente sia su base permanente mi preme di dare loro una raccomandazione: Londra è grande e varia e piena di posti da scoprire. Andate ad esempio a visitare The Vale sulla collina di Hampstead, un villaggetto bucolico dove hanno abitato scrittori e poeti come Tagore.Tutti quartieri estremamente ben collegati per metropolitana. Senza andare a stare nei sobborghi come fanno gli inglesi, amanti del verde, ci sono mille posti da scoprire. La Grande Londra si estende per 65km da Est a Ovest e 45km da Nord a Sud. Come se Milano inglobasse Pavia, Bergamo, Mortara, Vigevano, Abbiategrasso e Legnano, per dare un'idea. Tutte cittadine deliziose con grande dignità. Esercitate la vostra fantasia e non muovetevi in gregge. Detto tutto questo se proprio vi preme mettere piede sul centro geografico della città andate a Charing Cross e sarete accontentati……