E ora la disoccupazione colpisce duro sui giovani inglesi

Parlare di disoccupazione giovanile fino a non molto tempo fa pareva fosse solo un problema del Sud Europa, in particolare Spagna e meridione d'Italia, dove oltre un terzo dei giovani non trova lavoro. La Gran Bretagna si è sempre trovata dalla parte opposta dello spettro. Al punto che molti giovani europei hanno attraversato la Manica in tutti questi anni per trovare il lavoro che veniva negato loro in patria. Ora la musica sta cambiando radicalmente.

Dagli ultimi dati resi noti dall'Office of National Statistics è infatti emerso che, non solo la disoccupazione britannica ha ormai raggiunto l'8,1% della popolazione attiva, a quota 2,6 milioni, massimo da 17 anni a questa parte, da quando cioè la Gran Bretagna iniziava a uscire dalla recessione del 1990-92. E' emerso infatti che la disoccupazione giovanile (16-24 anni) ha ormai raggiunto il 21,3%. I giovani non trovano lavoro e tendono sempre più a rimanere in casa con i genitori, proprio come i  loro coetanei del Sud. Il tanto decantato modello anglosassone, che grazie a un mercato del lavoro più flessibile, permetteva più opportunità per tutti si è insomma inceppato. Il problema purtroppo non è solo dei giovani, dato che dai dati del trimestre tra giugno e agosto è emerso un netto peggioramento anche di chi lavora part-time e degli over 65 che lavoravano e che hanno perso il posto con un incremento di 75mila unità. Se ipotizziamo, come molti fanno, che stiamo per entrare in una nuova recessione, nei prossimi 12 mesi la situazione non potrà che peggiorare. Sembrano ormai antichi i tempi idilliaci dell'era Blair in cui la disoccupazione britannica era stabile a poco più di 1 milione e  al 5% della popolazione attiva.   

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    Bisogna anche accontntarsi, molti ragazzi vengono a londra e pretendo di avere subito un bel lavoro, all’inizio sarebbe meglio accettare quello che si trova. Io personalmente non vedo tutta questa crisi anzi…

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