E così, dopo una settimana di protesta, sono iniziate le procedure legali per evacuare con le buone o con le cattive le poche centinaia di manifestanti che si sono accampati con 248 tende davanti alla scalinata di entrata di St Paul's, la grande cattedrale della City di Londra, gioiello dell'architetto Christopher Wren. Motivo: i dimostranti stanno diventando un problema di ordine pubblico. La Chiesa, per motivi di sicurezza e igiene, ha dovuto chiudere i battenti per una settimana subendo un danno in mancate entrate turistiche quantificabile in oltre un centinaio di migliaia di sterline. Gli indignati hanno scelto la Chiesa per manifestare il loro disappunto contro i banchieri e una cultura di avidità che a loro dire ha portato l'economia mondiale alla rovina. Sono giovani in massima parte laici e secolari che hanno scelto con una mossa a effetto di raccordarsi con i valori del cristianesimo delle origini. St Paul's, che dista 200 metri dalla Borsa di Londra, il London Stock Exchange, è peraltro carica di significati culturali, dato che è un simbolo di democrazia e rappresenta i "freeman", gli uomini liberi della City, che hanno sempre mostrato autonomia dalla corona dai tempi degli invasori Normanni.
La vicenda ha spaccato in due la Chiesa d'Inghilterra, creando un forte impatto mediatico. Il Canonico, ossia il parroco di St Paul's, Giles Fraser, che aveva concesso ai manifestanti di accamparsi mostrando simpatia nei loro confronti, si è dimesso davanti alla volontà del Decano (il presbitero) Graeme Knowles di sostenere lo sgombro. Knowles è spalleggiato dalla Corporation of London organismo amministrativo della City che da tempi immemori dispone di un proprio sindaco (Lord Mayor) e polizia. Ma alla fine neppure Knowles se la è sentita di tenere la linea dura e a propria volta ha dato le dimissioni lunedì 31 ottobre. Il Vescovo di Londra, Richard Chartres, ha dato ragione al Decano, promuovendo un compromesso che invita i giovani a un dibattito pubblico nella Cattedrale a patto che gli accampati indignati alzino le tende. Sabato Chartres e Knowles hanno iniziato l'operazione dialogo parlando dentro una grande tenda con alcuni manifestanti. Ma ora a Chartres, rimasto solo, è rimasta solo la scelta obbligata di esprimere simpatia per Knowles, uomo onesto e in buona fede stritolato da eventi più grandi di lui. Un gioco in cui sono entrati in scena pezzi da novanta come l'attuale arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams e il suo predecessore, Lord Carey, massima autorità religiosa anglicana, secondo cui la vicenda sta mettendo in pessima luce la Chiesa d'Inghilterra per la pessima gestione della vicenda, dando l'impressione di essersi mossa motivata da meschine considerazioni di igiene e danaro a fronte dei valori profondi sostenuti dai dimostranti. Dando così involontariamente ai giovani la patente di veri cristiani disinteressati. Peraltro, ad aggiungere ulteriore imbarazzo alla Chiesa anglicana e' giunta la notizia che uno studio commissionato dalla fondazione di St Pauls sugli atteggiamenti dei banchieri della City ha visto sospendere la pubblicazione, perche' sarebbero emersi elementi fortemente imbarazzanti e critici nei confronti dei finanzieri intervistati che non avrebbero espresso alcun segno di rimorso. "Cosa farebbe Gesu'?" recitava un cartello vicino a una tenda di accampati. Sgombererebbe i mercanti dal tempio o caccerebbe dal tempio i moralisti che criticano i mercanti?