Gli anti-vax sono degli svitati e lo Stato provvederà al più presto ad avviare una campagna di vaccinazione antinfluenzale di massa. L’obesità è un serio fattore di rischio per chi si ammala di Covid e va combattuta a livello governativo. Il Governo ha sottovalutato il pericolo iniziale e fa ammenda dei propri errori. A sentire queste affermazioni viene da stropicciarsi energicamente gli occhi e prendersi le guance a schiaffi per accertarsi che siamo sempre nel Regno Unito sotto il Governo di Boris Johnson. Un Boris che pare convertito sulla via di Damasco, gettando alle ortiche anni di convinzioni e comportamenti.
Una decina di anni fa, quando era ancora l’effervescente sindaco di Londra, Boris si divertiva a prendere in giro lo chef-celebrità Jamie Oliver che aveva avviato una crociata sostenuta dal Governo Blair per promuovere una sana alimentazione nelle scuole inglesi per combattere l’obesità infantile. Ai tempi, Boris sosteneva che i bambini devono mangiare ciò che si sentono e, scherzando, diceva che avrebbe avuto comprensione per quei genitori che si fossero presentati a passare ai figlioli le merendine dalle inferriate dei cancelli scolastici. Nemico della political correctness, irriverente e spiritoso, Boris incarnava lo spirito del crasso conservatore-tipo che frequentava una volta i club inglesi, immortalato nelle caricature d’epoca, paffuto e rosso in faccia dall’alta pressione, con un bicchier di vino in una mano e un sigaro nell’altra. Una parodia di Winston Churchill, che, aiutato da una costituzione d’acciaio, arrivò oltre i 90 anni nonostante gli stravizi. Spirito stoico e guerriero, sprezzanti del dolore, i conservatori veraci non hanno peraltro mai ben sopportato quelli che consideravano degli ipocondriaci effeminati salutisti. E non sorprende se nel Regno Unito non abbia ancora gran fortuna la medicina preventiva. Né sorprende la reazione minimizzatrice di Johnson di fronte all’insorgere del Covid quando diceva che una bella lavata di mani avrebbe risolto tutto.
Dopo avere sperimentato il lato sgradevole del Covid-19 sulla propria pelle, finendo per 3 giorni in terapia intensiva, Johnson pare trasformato. A differenza di Donald Trump e Jair Bolsonaro, che ancora mantengono un atteggiamento macho e strafottente nei confronti del virus, Boris, forse anche in virtù della giovane compagna Carrie Symonds, che lo costringe a una vita sana, pare folgorato da una nuova visione. Predica la dieta, impone il divieto a spot TV sul cibo spazzatura prima dell 9 di sera, quando i bambini guardano ancora la Tv e prepara per l’autunno una campagna di vaccinazione di massa per i milioni di inglesi sopra i 50 anni di età per tamponare preventivamente quella che rischia di essere la prossima ondata virale. All’atto del ricovero Boris pesava oltre 100kg e ora dopo averne persi una decina si è messo in cattedra a predicare il nuovo Vangelo. Il che fa un certo effetto da parte del sommo rappresentante del partito che, per anni, ha criticato i progressisti per volere imporre dall’alto lo Stato-bambinaia che calpesta le libertà individuali.
Finora, dalla destra del suo partito non sembra si stiano levando critiche, neppure le più timide, al suo nuovo orientamento. Boris ha in mano il partito, con una maggioranza bulgara di 80 seggi in Parlamento. E pure la sua autocritica, per essersi mosso tardi e male davanti alla crisi, più che un elemento di debolezza, è visto come un elemento di forza. Non tutti paiono però d’accordo. Gli errori del Governo sono costati migliaia di vite oltre il dovuto e sono imperdonabili. Quello che fa rabbia è come il premier britannico, con un sorriso, alcune battute, un po’ di recitazione di maniera, riesca a farsi perdonare dai sostenitori. La mancanza di giudizio di allora non è infatti una garanzia di buon giudizio futuro solo perché il premier britannico sia abile nel mutare continuamente direzione cambiando idea come si cambiano i vestiti e chiedendo scusa per gli errori commessi. Ma Boris, più che un uomo di principi e convinzioni, è soprattutto un uomo di potere. E su questo fronte, malgrado le critiche crescenti contro le visibili manifestazioni di incompetenza che gli vengono addebitate, finora il capo del Governo è riuscito a farla franca.