Che motivazione avrebbe un inglese a studiare altre lingue quando il resto del mondo parla sempre più l’inglese? Mai il dilemma è stato più attuale col dilagare globale della lingua di Shakespeare. Paradossalmente, però, per un inglese non è stato mai più importante imparare altre lingue. Il motivo sta nel fatto che, sedendosi sugli allori, gli inglesi si adagiano in un pericoloso limbo. Infatti, dal momento che, malgrado tutto, ancora gran parte della popolazione mondiale non parla l’inglese, per un inglese resta sempre importante parlare altre lingue per motivi di business, sicurezza e diplomazia. Per conoscere bene un altro Paese è infatti fondamentale conoscerne la lingua. Nel mondo degli affari, per le aziende che esportano e investono all’estero, la conoscenza di altre lingue è essenziale per crescere e radicarsi sui mercati esteri. Come rileva in un recente articolo del Financial Times l’esperto di affari europei Tony Barber, infatti, il rischio degli inglesi è peraltro sempre più a parti rovesciate: a misura che gli stranieri imparano l’inglese bene e mantengono padronanza della propria lingua o ne imparano altre, gli inglesi che parlano solo inglese perdono competitività sul mercato globale.
Si tratta di un fenomeno che chiunque abiti in UK può toccare con mano. Ad eccetto infatti di settori in cui la padronanza perfetta dell’inglese è fondamentale (media, pubbliche relazioni, discipline letterarie) in tutti gli altri settori gli stranieri che parlano bene l’inglese e conoscono altre lingue diventano fortemente competitivi rispetto agli inglesi. I quali si trovano asserragliati in casa propria e rischiano di perdere terreno in settori importanti come l’intelligence e la diplomazia, in cui sono stati maestri per due secoli. Peraltro, come capita in Italia e in altri Paesi stranieri, non è a scuola che si impara bene una lingua. Per tale motivo gli allievi inglesi delle scuole inglesi, in mancanza di viaggi di perfezionamento o lunghi stage all’estero, la lingua straniera imparata sui banchi la dimenticano presto. Conclusione: il popolo che parla la lingua più parlata nel mondo, rischia di diventare il più ignorante del mondo. Esattamente l’opposto di quanto dovrebbe essere.