Che la disoccupazione giovanile in Gran Bretagna fosse in sensibile aumento a avesse superato la marca del 20% tra i giovani d'età compresa tra i 15 e i 24 si sapeva. Che Londra, la pulsante e dinamica Londra, si ritrovi oggi con il peggior record negativo nazionale in materia, con una quota del 25% di giovani senza lavoro, rispetto alla media del Paese del 22%, è una pessima notizia. La capitale è sempre stata il porto di approdo di tanti stranieri in virtú della varietà di offerte di lavoro. Quanto emerge ora è che Londra è particolarmente crudele con la crescente legione di neolaureati in cerca di un primo impiego. Forse con un'enfasi un poco eccessiva, il quotidiano londinese della sera The Evening Standard continua a dedicare copertine e servizi a giovani che con lauree prestigiose non solo non riescono ad essere assunti nel settore in cui hanno ottenuto una specializzazione, ma lottano per trovare lavori manuali. Il numero di giovani costretti ad accettare lavori manuali è infatti raddoppiato negli ultimi 5 anni, da quando è scoppiata la crisi. Circa il 10% dei neolaureati è ancora a caccia di un lavoro a sei mesi dalla laurea rispetto al 5% del periodo ante crisi. Il totale dei giovani disoccupati a Londra di età compresa tra i 16 e i 24 anni ha ormai raggiunto quota 120mila. Di questi, 24mila non hanno lavoro da oltre un anno. Il che fa prevedere agli economisti un aumento del 240% dei giovani disoccupati a lungo termine. Oltre al danno si aggiunge la beffa. Gran parte dei giovani che hanno fatto l'università si sono pesantemente indebitati per sostenere studio e vitto e alloggio. La media a Londra è di 60mila sterline (75mila euro). Una volta bastavano alcuni anni di un lavoro ben pagato (che il laureato riusciva a ottenere) per rientrare dai debiti. Ora le prospettive si allontanano tristemente. La frustrazione cresce e c'è chi già chiede di rendere nuovamente le Università più selettive. Il sogno dell'Universita per tutti propugnato dal Governo laburista, sfociato su lauree facili e lavori immediati complice il debito boom dei primi anni 2000 si sta rivelando un'illusione collettiva e un'altra grande bolla destinata a sgonfiarsi.
- Home
- Chi Sono
- Archivio
-
Categorie
- Cosmopoli
- Cosmopoli: Britaliani
- Cosmopoli: Grande Londra
- economia
- Grande Londra
- Hello world
- Politica
- Religione
- Senza categoria
- Società
- This is London
- uncategorized
- Visti dalla City
- Visti dalla City: BUSINESS
- Visti dalla City: IDEE
- Visti dalla City: LA PAROLA A...
- Visti dalla City: MERCATI
- Visti dalla City: REGOLE
- Cerca
Indica un intervallo di date:
Segui anche su
Commenti Recenti
I Nostri Blog
Le regole della Community
Il Sole 24 ORE incoraggia i lettori al dibattito ed al libero scambio di opinioni sugli argomenti oggetto di discussione nei nostri articoli. I commenti non devono necessariamente rispettare la visione editoriale de Il Sole 24 ORE ma la redazione si riserva il diritto di non pubblicare interventi che per stile, linguaggio e toni possano essere considerati non idonei allo spirito della discussione, contrari al buon gusto ed in grado di offendere la sensibilità degli altri utenti. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica.
Finalità del trattamento dei dati personali
I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. I dati sono obbligatori al fine di autorizzare la pubblicazione del commento e non saranno pubblicati insieme al commento salvo esplicita indicazione da parte dell'utente. Il Sole 24 ORE si riserva di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP del computer da cui vengono pubblicati i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Ogni ulteriore diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell'utente medesimo, nessuna altra ipotesi di trasmissione o diffusione degli stessi è, dunque, prevista.
Tutti i diritti di utilizzazione economica previsti dalla legge n. 633/1941 sui testi da Lei concepiti ed elaborati ed a noi inviati per la pubblicazione, vengono da Lei ceduti in via esclusiva e definitiva alla nostra società, che avrà pertanto ogni più ampio diritto di utilizzare detti testi, ivi compreso - a titolo esemplificativo - il diritto di riprodurre, pubblicare, diffondere a mezzo stampa e/o con ogni altro tipo di supporto o mezzo e comunque in ogni forma o modo, anche se attualmente non esistenti, sui propri mezzi, nonché di cedere a terzi tali diritti, senza corrispettivo in Suo favore.