Pareva la formula magica per finanziare le opere pubbliche nel modo più efficiente. Invece la PFI, ovvero private finance initiative, è finita nel mirino del Governo conservatore: secondo il ministro della Sanità, Andrew Lansley è stata addirittura una iattura, dal momento che ben 22 grandi strutture ospedaliere, costruite con la formula del PFI, sarebbero "prossime al tracollo finanziario" perchè incapaci di ripagare i debiti contratti. Avviata sotto il Governo conservatore di John Major ma utilizzata massicciamente sotto i laburisti, che hanno visto nell'iniziativa il modo migliore di finanziare opere pubbliche senza iscriverle al bilancio dello Stato, la PFI doveva essere l'uovo di Colombo. Ora Lansley, anche per motivi politici in vista del congresso del suo partito, la censura scaricand tutte le colpe sugli spreconi laburisti.
Secondo ls PFI, i privati si prendono carico della realizzazione e della manutenzione dell'opera infrastrutturale e il Governo deve solo pagare un rateo per un periodo compreso tra i 20 e i 30 anni, alla fine del quale diventa proprietario dell'opera. Un poco come il mutuo della casa con rimborso di capitale. E come il mutuo della casa, tra rimborso del capitale e interessi, ovviamente l'opera viene alla fine a costare più del valore iniziale. Quanto più? Secondo le statistiche del ministero della Sanità, che gettano acqua sull'allarmismo del proprio ministro, i pagamenti annui sarebbero 1,5 miliardi di sterline l'anno, poco più dell'1% del bilancio di 100 miliardi di sterline (115 miliardi di euro) della spesa sanitaria. Ma secondo altre fonti sarebbero lievitati a 5,5 miliardi durante la recessione. Ora il Tesoro starebbe cercando di rinegoziare i contratti per tagliare 1,5 miliardi di sterline di costi. Vari esponenti conservatori in dissenso con Lansley difendono peraltro il progetto PFI nella sostanza, dato che avrebbe dato vita a strutture sanitarie e scolastiche molto meglio costruite e mantenute rispetto agli edifici di una volta, pagati in anticipo dallo Stato e poi lasciati andare lentamente in rovina. Forse le critiche che si possono fare e su cui tutti concordano, sono due: gli eccessi delle strutture create e programmate tramite il PFI sotto i laburisti tra il 1996 e il 2016 e il fatto che molte di queste, nel settore sanitario, nascono colossali e anacronistiche rispetto ai nuovi dettami della Sanità, che offre un servizio sempre piu' agile e oggi tende a curare i pazienti a casa. Gli eccessi di opere realizzate tramite la PFI starebbero creando spese addizionali al bilancio dello Stato per 14 miliardi di sterline. Il tutto per creare nella sanità strutture in alcuni casi semivuote. Una formula di finanza creativa giusta ma abusata ora ha mandato il conto da pagare. In vena di tagli, Lansley ha peraltro anche annunciato la cencellazione del mega-progetto di database elettronico del Sistema sanitario i cui costi erano lievitati a 12 miliardi di sterline.