Fatti e misfatti della free press londinese

La cosiddetta free press, ossia la stampa gratuita che viene distribuita per strada o nella metropolitana, nata a Londra ed emulata in molti Paesi europei, è in pessime acque. Dopo il London Paper, giornale gratuito del pomeriggio che fa capo a News International del gruppo Murdoch, è stato il turno del London Lite di decidere di chiudere i battenti.


Nato con l'obiettivo di portare via copie al rivale londinese, il Lite, che fa capo al gruppo Associated Newspapers, a sua volta controllato dal colosso Daily Mail and General Trust (Dmgt) ha annunciato ai propri 36 dipendenti che verranno accomodati riciclati in altre testate del gruppo editoriale. L'ironia del destino vuole che London Lite e London Paper, nati a una sola settimana uno dall'altro (30 agosto 2006 il primo e 4 settembre il secondo) sono spirati a poca distanza uno dall'altro, ma a parti rovesciate. A chiudere per primo lo scorso settembre è stato questa volta il London Paper. I più cinici vedono nella chiusura del Lite, che aveva una  circolazione di 400mila copie, il compimento di un omicidio-suicidio a danno del concorrente. News Corp ha sempre sostenuto infatti che il Lite fosse nato addirittura in anticipo con la missione di tagliare le gambe sul nascere al quotidiano rivale gratuito del pomeriggio. Di più: la manovra era ormai diventata a tenaglia. Infatti il Dmgt possiede ancora una quota residua del 25,1% nel Evening Standard giornale del pomeriggio in cui ha preso la maggioranza del 74% l'oligarca russo Alexander Lebedev. E l' Evening Standard dal 12 ottobre è diventato a sua volta gratuito. Con una differenza: mentre il Paper e il Lite hanno contenuti miserrimi con articoletti esclusivamente di cronaca nera e di avventure di celebities, lo Standard è rimasto un giornale relativamente decoroso. Inevitabile che facesse terra bruciata non appena divenuto gratuito, stabilendosi mediamente sopra la soglia delle 600mila copie. Così Dgmt, che controlla  interamente Metro, quotidiano gratuito del mattino, ha fatto l'en plein. Oltre al Daily Mail il più venduto quotidiano tabloid dopo The Sun con 2,3 milioni di copie, ora Dgmt, con l'omicidio del rivale London Paper a prezzo del suicidio del proprio Lite, è tornato a controllare l'intero arco della giornata, seppure il pomeriggio sia in ora in condominio col socio russo Lebedev. Certo, una differenza c'è: con la scomparsa dei due quotidiani free del pomeriggio vengono a mancare oltre 800mila copie che la gente leggeva. Ma era così importante.? Gli articoli erano penosi e oggi i due superstiti Metro e Standard permettono un livello culturale è più alto. Inoltre, vogliamo mettere il risparmio di pattumiera? Il comune di Westminster infatti ha calcolato che oltre un quarto dei rifiuti cartacei della sua area era costituito dai due giornali abbandonati dal pubblico nei posti più improbabili. Interi boschi di alberi potranno finalmente tirare il fiato per il cessato pericolo.