Quel macigno del Nord sulla credibilità di Brown

In odore di "socialismo" rispetto al predecessore Tony Blair, Gordon Brown, secondoNorthern_rock_bonds_211081 quanto  avrebbe detto un suo ministro, < può fare tutto tranne che nazionalizzare la banca Northern Rock >. La mossa infatti confermerebbe i critici nell’impressione che Brown è contro il mercato, favorendo i conservatori, già in vetta ai sondaggi d’opinione. Così il Governo, per mano del cancelliere Alastair Darling, ha escogitato un salvataggio della banca in crisi che è piaciuto al mercato ma ha raccolto bordate di critiche. Secondo i più spietati la mossa segna la fine della stessa credibilità di Brown in materia economica, accumulata in anni di lavoro.   

Il piano di salvataggio, in pratica, concede una garanzia dello Stato su 28 miliardi di sterline di obbligazioni Northern Rock che serviranno a ripagare le linee di credito concesse dalla Banca d’Inghilterra. Queste si aggiungono a circa 30 miliardi di garanzie già date sui depositi. Quanto durerà l’impegno, che in ultima analisi pesa sui contribuenti, non è noto, ma secondo gli esperti non sarà per meno di 5 anni. Il soccorso serve a tenere viva la possibilità che una delle tre cordate di privati in pista per rilevare la banca si faccia coraggio e, investendo un poco del suo, la compri a prezzi stracciati, con la prospettiva di farci un bel profitto quando le cose si metteranno al meglio. Secondo i critici il Governo ha però atteso troppo da quando, nello scorso agosto, la crisi della banca di credito ipotecario è scoppiata. La corsa dei depositanti con le code per le strade, le giravolte della Banca d’Inghilterra che prima non ha voluto aiutare e poi ha dovuto aiutare l’istituto a un passo dal tracollo, la confusione dei ruoli tra Tesoro, Bank of England e Fsa, guardiano dei mercati finanziari, che ha messo in dubbio la bontà del modello di sorveglianza inglese, non sono state scene edificanti. Secondo molti la credibilità della regolamentazione della City ha subito un fiero colpo. Ma a soffrire di più è la credibilità del Governo, che ha continuato a esitare e non ha agito tempestivamente nazionalizzando subito Northern Rock o mettendola in amministrazione o permettendo alla Banca centrale un salvataggio preventivo facilitando un acquisto quando i tempi erano migliori. Vari commentatori hanno notato come il Governo abbia aperto una pesante partita proprio mentre cresce il deficit di bilancio dello Stato in un momento buio dell’economia mondiale. Tante esitazioni rischiano di diventare imbarazzanti se alla fine Northern Rock verrà comunque nazionalizzata. Un’ipotesi che lo stesso Darling non ha escluso. Intanto, i più caustici hanno rilevato come il Governo abbia mancato di coraggio affidandosi ai consigli della banca d’affari Goldman Sachs e ora si appresti ad arricchire Richard Branson, che guida la cordata con più chance di vincere, privatizzando i profitti e socializzando le perdite della banca. Alcuni commenti sono ingenerosi o brutali come quello di Anatole Kaletsky su < The Times > secondo cui < la carriera di Brown come serio politico è finita ieri >, ma è un fatto che qualsiasi cosa ormai faccia, questo Governo rischia di sprofondare sempre più nella stima dell’opinione pubblica.

  • sir alex ferguson |

    non si può perdere una cosa che non si è mai posseduta.Brown, non ha mai avuto credibilità presso l’ opinione pubblica Britannica , quando Blair si è ritirato, questo deficit di credibilità è divenuto evidente.tutto quì.in confronto a Brown, anche romano Prodi, rischia di apparire un Gigante.

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